L'EVOLUZIONE DELLE GROTTE

L'evoluzione delle grotte è strettamente legata alla geologia della formazione rocciosa entro la quale si formano. Da una parte dipendono dalla composizione della roccia (calcare, dolomia, gesso, ghiaccio, ma anche sale, conglomerati, arenarie ed altri tipi di rocce), dall'altra dalle discontinuità tettoniche cioè dai contatti tra diverse formazioni rocciose e dalle maggiori fratture che in linguaggio tecnico sono dette faglie (una faglia e' una frattura con uno spostamento tra le due parti divise dalla frattura). L'acqua nel suo cammino sotterraneo segue la via lungo la quale incontra una minore resistenza, cioè le faglie e la roccia maggiormente solubile, questo da' luogo ad un percorso assai tortuoso. Con il passare del tempo l'acqua non segue sempre la stessa via, ma cerca sempre nuove strade abbandonando quelle vecchie; le gallerie abbandonate dall'acqua sono dette fossili, quelle ancora percorse dall'acqua sono dette attive. Seguendo la forza di gravita' l'acqua si spinge sempre più in basso fino ad incontrare delle formazioni rocciose a lei impermeabili, a quel punto cerchera' un'uscita e, se non la trova verso il basso, comincera' a salire fino a trovare uno sbocco verso l'esterno: la sorgente carsica. Tutte le gallerie al di sotto del livello della sorgente saranno completamente occupate dall'acqua e sono dette freatiche. Le gallerie dove l'acqua non occupa interamente la sezione, ma scorre a pelo libero sono dette vadose. L'ubicazione delle sorgenti è legata alla morfologia esterna. I ghiacciai ed i fiumi scavano delle valli sempre piu' profonde ed in questo modo permettono all'acque di trovare un'uscita a quote inferiori (se non cambia la formazione rocciosa). E' questo il caso di Bocche d' Adda con una grotta alta: l'antica sorgente ed una bassa : l'attuale sorgente.